SAN MARINO. “La cittadinanza ha premiato abbondantemente metodo, trasparenza e coalizione e non ci serve certo la benedizione di RF/AP per portare avanti la nostra attività. Crediamo che chi sta governando ininterrottamente da dodici anni con tutti i partiti della scena politica sammarinese, tranne i sottoscritti, potrebbe avere quantomeno il buongusto di evitare di salire in cattedra”. Prosegue il botta e risposta tra Movimento Rete e Repubblica Futura sul tema del decreto scuola.
Quattro governi in dodici anni danno l’idea di quanto sia abile e scaltra la regia che guida alleanze e crisi di governo ad orologeria, e di quanto “il bene del paese” coincida sempre più con il bene di singoli personaggi. Per il resto, in ossequio alla tattica portata avanti da due anni a questa parte, RF/AP risponde a domande che nessuno di noi ha mai posto. Per quanto riguarda il cosiddetto decreto-scuola noi non abbiamo mai fatto riferimento alla chiusura di plessi, né al licenziamento di insegnanti. Al contrario abbiamo criticato gli sprechi (vedi il registro elettronico per la scuola infanzia e i badge per l’ingresso agli studenti più grandi); abbiamo criticato il metodo e le tempistiche (il solito decreto estivo e il mancato confronto con la cittadinanza, che infatti si è mobilitata); abbiamo criticato la spending review come obiettivo che, per sua indole, risponde a logiche numeriche e non tiene conto della qualità del servizio.