San Marino. Interventi in un’ottica di crescita, Alessandro Carli

San Marino. Interventi in un’ottica di crescita, Alessandro Carli

Alessandro Carli Fixing: Interventi in un’ottica di crescita

SAN MARINO Autunno caldo, quello che sta vivendo la Repubblica di San Marino: revisione dell’IGR con probabili aumenti, pensioni, spending review e ICEE sono “nomi” che i sammarinesi oramai hanno iniziato a conoscere.
Il problema non è solamente quello della “modalità” e del “peso” dei singoli interventi bensì, questa è la nostra impressione, quello della poca chiarezza che, ovviamente, va ad alimentare i dubbi.
E quando una persona si fa una certa idea, difficilmente si ricrede. Davanti a una “rivoluzione economica”, necessaria per riuscire a disegnare un futuro per il Paese, ci sembra che l’Esecutivo stia facendo di tutto solo
per ripianare l’enorme debito che si sta per concretizzare nel Bilancio dello Stato (850 milioni di euro).
Questi interventi non possono essere visti in un’ottica di crescita (come si auspica e come dovrebbe essere) ma solamente per pagare il debito di Cassa di Risparmio: una spada di Damocle pesante circa 50 milioni all’anno che penderà sulla testa dei cittadini e delle imprese del Titano per i prossimi 25 anni. Un principio, quello del fare debito per finanziare il debito, che non serve a nulla. (…)

La cosa più importante, in queste situazioni, sarebbe quella di avere ben chiaro un progetto (stabilità e sviluppo, titolo dato a un documento finito in qualche cassetto da mesi ormai) e allestire una cabina di regia che coordini le diverse iniziative. Le mani si devono unire per andare in profondità. Le mani di tutti.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy