SAN MARINO Dopo la replica all’articolo apparso ieri su L’informazione di San Marino, oggi Stefano Ercolani fa la stessa cosa con l’articolo pubblicato oggi dalla medesima testata
[c.s.] Ringrazio la testata Informazione che mi dà la possibilità si replicare e completare l’articolo del 6 novembre in merito alle asserite criticità di Asset Banca:
– da sempre le banche di San Marino hanno l’obbligo di rispettare i regolamenti e le normative imposte da Banca Centrale, tra le quali esistono leggi e regolamenti in merito al rispetto delle normative delle parti correlate, ed Asset puntualmente le recepiva
– di conseguenza esistevano serrati controlli degli organi interni con relative relazioni a disposizione di tutti gli organi di Asset Banca. Anzi la loro presenza in Consiglio di amministrazione era garanzia di indipendenza, come da regolamenti, dai vertici di Asset
– la Banca si è sempre adoperata a mappare i rischi interni ed esterni con emissione di policy dei vari servizi con un programma dettagliato ed in corsi di formazione con costanti aggiornamenti (vedi riunioni del Cda)
– il clima che si respirava al tempo della sospensione del Consiglio di amministrazione non era certo sereno e lo spirito costruttivo del Collegio Sindacale non si deve mal interpretare
– l’erogazione del credito e le condizioni applicate erano assolutamente allineate al mercato di riferimento internazionale e soprattutto sammarinese
– torno a ribadire che non si possono cercare le motivazioni di così gravi provvedimenti di Banca Centrale solo “successivamente” aver sospeso gli organi di quella banca (sospensione del Cda, commissariamenti e liquidazione coatta). In Asset è successo.