San Marino. In Commissione Giustizia lo scontro si accese con la vicenda della perquisizione

San Marino. In Commissione Giustizia lo scontro si accese con la vicenda della perquisizione

L’informazione di San Marino: In Commissione Giustizia lo scontro si accese con la vicenda della perquisizione

SAN MARINO Dai corposi verbali della Commissione Affari di Giustizia emergono molti elementi di interesse ed emerge anche come in quella sede – per la verità tra molti sentito dire, riferimenti de relato, “si dice e tutti lo sanno”, processi alle intenzioni su situazioni mai verificatesi – sia sostanzialmente montato quello che poi è stato propagandato all’esterno in modo parziale e a tratti distorto, con una strumentalizzazione politica del tribunale, resa possibile soprattutto perché si è deciso di tenere nascosti per troppo tempo i verbali della Commissione giustizia. E solo oggi si comincia ad intuire il perché. Addirittura i verbali e “l’addendum” depositato dall’allora magistrato dirigente, si volevano tenere nascosti anche alla Reggenza e al Consiglio Giudiziario plenario. Proprio questo nodo è stato forse il maggiore motivo dello scontro per il quale, stante la gravità delle affermazioni e delle accuse, riassumibili in un asse- rito “attacco al tribunale e alla sua indipendenza”, contenute nell’addendum dell’allora Diri- gente e rincarate nelle audizioni contenute nei verbali. Così c’era chi dall’opposizione voleva tenere la questione nascosta, e chi dalla maggioranza voleva invece trasmetterla ai Reggenti. Di qui, apparentemente improvvise, le dimissioni di quasi tutti i membri di opposizione della commissione, dimissioni poi ritrattate; le denunce alla gendarmeria per fatti per i quali il tribunale avrebbe dovuto procedere d’ufficio; le conferenze stampa; le grida al “colpo di Stato”. (…)

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