RIMINI Ci sono voluti tre anni a un italiano residente a San Marino per svegliarsi dall’incubo. Era stato accusato da un quarantenne senegalese del furto della bici elettrica, risultata poi di sua proprietà. Il senegalese l’aveva “riconosciuta” da una scritta col pennarello sulla gomma di un ruota. Il giudice ha ritenuto improbabile questa ipotesi, a seguito anche di dichiarazioni contrastanti dello stesso accusatore. Ora l’indagato, che rischiava una condanna a 6 mesi di reclusione e ad un’ammenda di 300 euro, è stato assolto con formula piena. Sarà invece il 40enne senegalese ad essere denunciato per calunnia.
Fonte: altarimini.it