San Marino. Il principio del “silenzio assenso” contro i tempi dilatati

San Marino. Il principio del “silenzio assenso” contro i tempi dilatati

 La Segreteria di Stato all’Industria propone un un nuovo principio per semplificare e agevolare chi fa impresa: dal “silenzio rigetto” al “silenzio assenso”. Una rivoluzione epocale – speiega la Segreteria – “nel rapporto fra privati e Amministrazione pubblica, auspicata per ammodernare il sistema economico sammarinese e per rendere più snelli e produttivi i rapporti fra cittadino e pubblica amministrazione”.

“In particolare, il nuovo principio, già adottato in altri ordinamenti consentirebbe di istituire tempi certi per il rilascio di licenze o autorizzazioni agli imprenditori che intendano avviare una nuova attività in Repubblica”.

“Contrariamente a quanto avviene attualmente, dove il silenzio dei soggetti pubblici preposti a fornire risposte alle domande dei privati viene considerato un “diniego di nulla osta” per le pratiche in questione, il nuovo principio, una volta adottato, diventerà una implicita “autorizzazione” per tutte quelle richieste che non avranno ottenuto un responso entro i termini stabiliti; fatti salvi, ovviamente, casi particolari per i quali il parere preventivo si rendesse indispensabile”.

“L’intento della Segreteria di Stato all’Industria, su indicazione del Gruppo di Lavoro incaricato di individuare soluzioni per ridurre procedure, tempi e costi per chi fa impresa, è quello di evitare conseguenze negative causate dalle lungaggini burocratiche o dall’eventuale inerzia degli uffici. Ritardi che oltre a scoraggiare gli investitori, sono causa di costi eccessivi e di mancate opportunità, e dunque freni per lo sviluppo del Paese”.

“Il nuovo istituto del “silenzio-assenso” consentirebbe a San Marino di essere in linea con gli standard internazionali, considerato che la regola trova fondamento nel diritto europeo oltreché nel principio di trasparenza, mettendo altresì in condizione i privati di conoscere in tempi ragionevoli, eventuali ragioni di diniego”.

“Un principio che si collocherebbe nel solco della semplificazione e dello snellimento burocratico, rispondendo ai due obiettivi principali indicati dall’esecutivo: ridurre i tempi di risposta della Amministrazione e consentire all’imprenditore di avviare subito l’attività; un nuovo modo di atteggiarsi nel rapporto tra cittadino e Amministrazione Pubblica”.

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