“Non entro nella polemica tra ipotesi future sui mezzi di trasporto da e per San Marino. Naturalmente ho una mia opinione in merito ma riguarda le molte cose da fare subito e che non si fanno”.
Inizia così una nota di Stefano Franceschini, presidente di Passepartout Spa, dal titolo ‘Dirigibili e palloni gonfiati’.
“Cose più modeste ma di grande utilità per la valorizzazione del territorio e fruibili pressoché immediatamente, magari anche senza costi per la collettività – prosegue la nota -. Questa lettera è indirizzata a certi personaggi che si nascondono dietro il marchio WTC acquistato di terza mano dal costruttore e lo usano come se fossero i dirigenti o proprietari del complesso, pur non avendo nemmeno un posto auto e tantomeno un ufficio di propietà. Tanto per essere chiari, mi urta che, per ottenere incontri ed avere autorevolezza nei comunicati, costoro si definiscano LA DIRIGENZA WTC o IL NUOVO MANAGEMENT WTC con tanto di fotografie del complesso. L’unica attività che svolgono è raccogliere complessivamente 12000 € all’anno da dividere tra i vari utilizzatori del marchio WTC. Non credo che i professionisti e le varie aziende proprietarie, attente all’immagine del complesso in cui operano
siano contente di essere accostate a questa BOUTADE. In passato hanno già dovuto subire la cattiva pubblicità a causa di Podeschi, Baruca,
Credito Sanmarinese ecc. Aziende quali PASSEPARTOUT, L’università e tutte le altre attività, non hanno bisogno di essere accostati a simili
tentativi privati che cercano spazio e notorietà. Diffido dunque la ditta WTC srl ad usare il marchio WTC come paravento per attività a scopo privato e che non riguardano il circuito WTC . Per evitare malintesi, suggerisco in futuro di indicare e precisare sempre che l’iniziativa è della ditta WTC srl e che non rappresentano o sono portavoce di nessuno degli operatori WTC, soprattutto PASSEPARTOUT”.