Labdem: “Il tentativo di spallata al governo è andato clamorosamente a vuoto”

Labdem: “Il tentativo di spallata al governo è andato clamorosamente a vuoto”

“Da un esame attento dei dati appare chiaro che anche questo tentativo di spallata è andato clamorosamente a vuoto”.

È questa l’analisi post voto referendario di Laboratorio Democratico, l’associazione guidata da Simone Celli. Sulla propria pagina Facebook Labdem esprime in particolare un commento politico sull’esito del referendum che proponeva la modifica della legge elettorale, vinto dai Sì con il 60% dei voti.

“Il fronte del Sì ha vinto – scrive Labdem – questo è un dato numericamente incontrovertibile, ma non nelle proporzioni preventivate alla vigilia del voto dagli osservatori politici più attenti.

Al netto delle ipocrisie, le forze di opposizione pregustavano un plebiscito anti-governativo che invece non c’è stato.
Dopo gli svariati tentativi di spallata consiliare – in particolare sulle questioni attinenti banche e giustizia – si è intrapresa la strada della spallata referendaria invitando i cittadini a votare Sì per mandare a casa il governo”.

Quindi l’analisi sui voti: “Le forze che hanno appoggiato il Sì, al primo turno delle elezioni politiche del 2016 rappresentavano – peraltro in due coalizioni differenti (San Marino Prima di Tutto e Democrazia in Movimento) – circa il 70% del corpo elettorale per 12.601 voti in valore assoluto, perciò il saldo finale è pesantemente negativo sia in termini percentuali (-10% circa), sia in valore assoluto (oltre 4.000 voti in meno).
Per le forze che hanno sostenuto il No il saldo finale è moderatamente negativo in valore assoluto (appena 600 voti circa in meno), ma addirittura diventa positivo in termini percentuali (+8% circa)”.

“Se da un lato – prosegue la nota – è difficile e azzardato affermare che il consenso della maggioranza sia in aumento rispetto all’ultima consultazione elettorale, dall’altro lato invece è piuttosto evidente che non si è verificato lo sfondamento delle forze di opposizione”.


Di qui le conclusioni:
“la coalizione Adesso.sm non solo è ancora viva ma viene ritenuta punto di riferimento da una porzione ragguardevole di paese, nonostante l’accerchiamento cui è stata sottoposta in questi mesi ad opera di certa stampa, di alcune componenti sociali e naturalmente di tutta l’opposizione;
l’opposizione può ambire a diventare maggioranza se e soltanto se si riesce a mettere insieme tutto e il contrario di tutto, mediante una coalizione “minestrone” che va da RETE alla DC passando per i cespugli socialisti;
nel lungo periodo la politica delle urla, della cattiveria, della rabbia, del livore, della vendetta e degli insulti all’avversario, non paga, perché proprio come ha affermato nella giornata di ieri Papa Francesco: «Un politico non deve mai seminare odio e paura, soltanto speranza»”.


“Sì – termina la nota di Labdem – da questa consultazione referendaria emerge – da parte dei cittadini sammarinesi che hanno votato ed anche di quelli (non pochi) che non si sono recati alle urne – una fortissima richiesta di speranza”.

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