CSdL e CDLS: “sul decreto poste ha vinto la mobilitazione dei dipendenti”

CSdL e CDLS: “sul decreto poste ha vinto la mobilitazione dei dipendenti”

“Decreto Poste Spa: bloccato l’inquadramento forzoso dei lavoratori nel contratto Servizi”.

Lo annunciano le Federazioni Pubblico Impiego della CSdL e della CDLS, precisando che “ieri il Consiglio Grande e Generale ha ratificato il “famigerato” Decreto Delegato n. 60/2109 che riguardava la copertura definitiva e temporanea delle posizioni previste dal fabbisogno di Poste San Marino S.p.A.

Come noto questo contestato provvedimento ha suscitato crescenti proteste ed una forte mobilitazione, con 10 giorni di sciopero, da parte dei lavoratori interessati.

La CSU ha da subito appoggiato con convinzione la protesta che aveva l’obiettivo di difendere i diritti dei dipendenti contro un Decreto che – in modo unilaterale e non negoziato – li collocava forzosamente nel Contratto Servizi, oltretutto a livelli inaccettabili.

La forte protesta dei lavoratori e l’impegno delle Federazioni Pubblico Impiego di CSdL e CDLS hanno obbligato il Governo e la Direzione di Poste San Marino S.p.A. ad aprire un serrato tavolo di confronto, entrando nel merito delle parti più critiche del Decreto. L’unione di intenti e la mobilitazione hanno portato ad una radicale modifica del testo che prevede un ruolo determinante del sindacato e dei lavoratori nella individuazione del contratto collettivo di riferimento e nella stesura del contratto integrativo aziendale.

Le Federazioni Pubblico Impiego CSdL e CDLS, vogliono sentitamente ringraziare tutti i lavoratori che hanno partecipato e sostenuto la mobilitazione per tutelare i diritti ed evitare trattamenti discriminatori all’interno dello stesso ambiente di lavoro. Il positivo risultato raggiunto deve essere un punto di partenza per affrontare, finalmente  in modo deciso, un percorso finalizzato a rivedere la scelta fatta nel passato di trasformare l’Ente Poste in S.p.A.: l’obiettivo sarà far rientrare le Poste all’interno della Pubblica Amministrazione ed impedire ulteriori trasferimenti di comparti della P.A. (Ufficio Filatelico e Numismatico, Servizio SMaC, etc.) in società di diritto privato.

Le Federazioni Pubblico Impiego CSdL e CDLS ritengono indispensabile che, anche grazie all’impegno ed al sacrificio dei lavoratori che hanno sostenuto la mobilitazione indetta dalla CSU, parta immediatamente il confronto con il Consiglio di Amministrazione e la Direzione delle Poste San Marino S.p.A. per approfondire il Piano Industriale ed il relativo fabbisogno, per valutare tutti gli aspetti legati all’organizzazione interna e per individuare il CCNL di riferimento, iniziando poi la trattativa per il Contratto Integrativo Aziendale come previsto dal Decreto ratificato. 

Un punto fermo e non negoziabile, anche per il futuro, sarà il principio che abbiamo sostenuto per tutta la mobilitazione:  parità di trattamento e di condizioni fra lavoratori che svolgono la stessa mansione, valorizzazione delle professionalità e condivisione degli obiettivi”.

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