Tani: sospettavamo cose strane. Grossi e Guzzo: turbate ma non vinte

Tani: sospettavamo cose strane. Grossi e Guzzo: turbate ma non vinte

Tani: sospettavamo cose strane. Grossi e Guzzo: turbate ma non vinte

Le due indagate non mollano: «Siamo preoccupate; non abbiamo commesso nulla di ciò di cui ci accusano»

«Turbate ma non vinte». Le due amministratrici del gruppo Facebook Ubriachi di gas, sono rimaste colpite dalle perquisizioni ricevute in casa da parte della polizia postale, ma non hanno intenzione di mollare. Così, via social network, proprio attraverso quel gruppo, nato per protestare contro il caro-bolletta (del gas) e che sfiora i 12mila iscritti, chiariscono la vicenda. Incassando la massima solidarietà della Rete. «L’indagine aperta? Un fulmine a ciel sereno» afferma Mirella Guzzo. «C’è il reale pericolo che venga oscurata la nostra pagina Facebook. Può accadere da un momento all’altro» aggiunge Marisa Grossi.

La querela
Le due donne, querelate per diffamazione aggravata da Sgr servizi, sono indagate per “Turbata libertà dell’industria o del commercio” reato previsto dall’articolo 513 del codice penale. L’ipotesi degli investigatori, tutta da dimostrare, è che dietro alla mobilitazione spontanea contro il caro-bollette possano nascondersi intenzioni e condotte fraudolente. (…)

Tratto dal Corriere Romagna

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