Assolto il turista accusato di “omicidio”. Una tragica fatalità, nessun colpevole

Assolto il turista accusato di “omicidio”. Una tragica fatalità, nessun colpevole

Assolto il turista accusato di “omicidio”. Una tragica fatalità, nessun colpevole

Commerciante riminese morì cadendo sul marciapiede dopo una “spinta”. L’accusato scagionato dalla Corte d’Assise «perché il fatto non costituisce reato».

ANDREA ROSSINI. È stato assolto con formula piena dall’accusa di omicidio preterintenzionale il turista russo di 59 anni sospettato di aver provocato la morte di un commerciante riminese di 74 anni con una “spinta” (la vittima aveva poi battuto la testa sul marciapiede). Per la Corte d’Assise di Rimini (presidente Sonia Pasini, giudice a latere Raffaella Ceccarelli) il fatto, che risale al 9 agosto 2016, «non costituisce reato». Nel linguaggio giuridico, infatti, manca l’elemento soggettivo: l’imputato, difeso dall’avvocato Sonia Raimondi, in sostanza, non aveva nessuna intenzione di fare del male a nessuno. La morte di Serafino “Fino” Sammarini, 74 anni, al termine di una serie di sfortunate circostanze, fu una tragica fatalità. (…)

Tratto dal Corriere Romagna

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