Bocciata dai sindacati la riforma: “Non c’è equità”

Bocciata dai sindacati la riforma: “Non c’è equità”

“La riforma previdenziale non può diventare l’ennesimo pretesto per fare cassa. Senza equità i pensionati non ci stanno”.

Con queste parole, le Federazioni Pensionati della Centrale sindacale unitaria bocciano la proposta di riforma pensionistica avanzata dal governo.

“Nell’ultima Legge Finanziaria – fanno presente, attraverso una nota, i segretari sindacali Elio Pozzi e Armando Stacchini -, l’esecutivo ha già anticipato un pezzo di riforma previdenziale e, scavalcando il confronto con le parti sociali, ha deciso di bloccare il trasferimento di 30 milioni dello Stato ai fondi previdenziali attivando poi il taglio lineare, dal 20 al 7%, della fascia di esenzione fiscale per chi è già in pensione“.

“È l’ennesimo prelievo – denunciano sempre nello stesso comunicato – imposto dal governo di turno a migliaia di pensionati che dal 2012 stanno già pagando il contributo di solidarietà, ovvero una decurtazione all’assegno pensionistico che parte dal 2,5% per chi percepisce 1.500 euro fino a salire al 15% per gli assegni più alti“.

Per questo motivo Pozzi e Stacchini avvertono che “la nuova riforma pensionistica, con l’aumento del contributo di solidarietà, con l’incremento del contributo a carico dei lavoratori e con l’innalzamento dell’età pensionabile rischia di trasformarsi nell’ennesimo pretesto per fare cassa“.

Leggi il testo integrale della nota stampa

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