Sono due gli arresti effettuati alle prime ore dell’alba dagli agenti della Questura di Rimini dopo aver sventato una rapina in villa.
Ne dà notizia la Questura di Rimini, aggiungendo in una nota che l’indagine è iniziata alle 2 della notte tra mercoledì e giovedì, cioè quando è giunta sulla linea di emergenza la telefonata di una donna, che ha affermato di essere stata appena aggredita da un uomo all’interno del cortile di casa, quando ancora era dentro l’auto.
La donna, inoltre, ha dichiarato di essere appena rientrata in casa in macchina e, dopo aver aperto il cancello carraio, è stata avvicinata da un uomo travisato con una felpa nera con cappuccio calato in testa, che, armato di martello, ha cominciato a picchiare conto il vetro della macchina tentando di infrangerlo, ma senza riuscirci.
Le disperate grida di aiuto della donna hanno attirato l’attenzione dei vicini, reazione che ha indotto il rapinatore, perso l’attimo, ad abbandonare il luogo scappando a bordo di un’auto. Ad attenderlo all’esterno, a fungere da palo, c’era un complice, rivelatasi poi essere una donna, che colta di sorpresa dalla repentina fuga del suo compare, e quindi da questi lasciata a piedi, ha pensato bene di simulare, a sua volta, una rapina ai suoi danni, contattando per la richiesta di soccorso sempre il numero di emergenza della Questura.
I poliziotti, immediatamente giunti sul posto, si sono trovati di fronte due donne che hanno asserito di essere state vittime di rapina. Ma, mentre la versione della donna che l’ha effettivamente subita è stata subito convincente, tra l’altro suffragata dalla testimonianza del vicino affacciatosi dal balcone per le urla, la versione della seconda è apparsa, per contro, poco chiara e lacunosa.
Visti i numerosi precedenti penali della donna – una 53enne di origini napoletane ma residente a Rimini – per reati contro il patrimonio e la persona, gli agenti hanno deciso di approfondire la versione fornita dalla stessa, scoprendo dal cellulare della donna numerose telefonate da un 43enne pluripregiudicato, anch’egli di origini napoletane e residente a Rimini. Piombati nell’appartamento di quest’ultimo, gli agenti hanno trovato e sequestrato la felpa nera con cappuccio indossata dal rapinatore al termine della perquisizione.
I due, una volta conclusi gli accertamenti, sono stati arrestati per il reato di tentata rapina pluriaggravata in concorso e condotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.