San Marino. Casali contesta il ritorno delle tre preferenze

San Marino. Casali contesta il ritorno delle tre preferenze

“Se per cancellare l’esito di un referendum popolare sono sufficienti 48 consiglieri che senso ha mantenere nell’ordinamento sammarinese l’istituto del referendum? Abolitelo così evitate almeno di prendere in giro gli elettori”.

Non l’ha presa per niente bene Augusto Casali la decisione presa dal Consiglio di cancellare la preferenza unica per gli elettori residenti, “introdotta nella nostra legislazione grazie alla volontà espressa dalla popolazione nel referendum del 2016” ricorda lui stesso in una nota, per favorire il ritorno delle tre preferenze nella nuova legge elettorale

Per modificare aspetti sottoposti alla volontà popolare, “devono essere presentate proposte di legge che contengano un articolo che preveda il ricorso ad un referendum confermativo – lamenta il politico sammarinese -. Questo sarebbe stato istituzionalmente e democraticamente corretto fare nel rispetto e nella considerazione degli elettori“.

Invece, contesta ancora Casali, “presi dalla frenesia di far cadere il governo da una parte e di essere saldamente a cavallo dall’altra, tutti insieme, maggioranza e opposizione, uniti da un consociativismo imbarazzante e da modestissimi interessi di bottega, hanno unanimamente approvato la modifica di cui, credo, si parlerà per parecchio tempo, anche quelle forze ‘tutte d’un pezzo’ che erano schierate all’epoca a favore della preferenza unica”.

“Credo che l’attuale modesta classe politica abbia compiuto un grave errore che mina il lavoro legislativo svolto sul piano democratico e, soprattutto, sul piano della legittimità del provvedimento, anche perché in un colpo solo sono state ripristinate differenze di trattamento fra cittadini residenti e cittadini residenti all’estero“, polemizza infine il legale rappresentante del quesito referendario sull’introduzione della preferenza unica.

Leggi il testo integrale del comunicato

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