“Quando l’Ocse nel 2001 avvertì San Marino che era iniziata la lotta contro le economie basate sui segreti bancario e societario, chi governava lo Stato e chi gestiva i centri di potere economico finse di non capire”.
Lo scrive Giuseppe M. Morganti, aggiungendo: “La risposta dell’allora Segretario degli Esteri all’Ocse rappresenta una pietra miliare del modo privo di scrupoli con cui si declinò l’invito ad intraprendere la strada dell’adeguamento agli standard internazionali.
Passarono 5 anni e nel 2006 il governo italiano propose a San Marino di sottoscrivere l’accordo per lo scambio di informazioni: un’occasione irrinunciabile, l’unica àncora di salvezza a cui potevamo aggrapparci”.
Leggi il comunicato ufficiale