Sono 533 le dichiarazioni anticipate di trattamento registrate.
Lo afferma il Comune di Rimini, spiegando in un comunicato che il dato, “aggiornato alla prima settimana di settembre, comprende i 327 registrati nel corso del 2018 e i 206 dei primi 9 mesi del 2019”.
Il registro dei testamenti biologici, si legge nella nota, “è stato istituito dal Comune di Rimini per promuovere la piena dignità e il rispetto delle persone, anche nella fase terminale della vita umana, secondo i principi costituzionali richiamati”, e ha “come finalità quella di consentire l’iscrizione nominativa, mediante auto-dichiarazione, di tutti i cittadini che hanno redatto una dichiarazione anticipata di trattamento (con l’indicazione del fiduciario) per garantire la certezza della data di presentazione e la fonte di provenienza”.
“Un interesse crescente – è il commento finale dell’Amministrazione comunale di Rimini – che, in poco meno di due anni ha già visto 533 cittadini riminesi rivolgersi ai nostri uffici con una dichiarazione di trattamento anticipato. Non sono, come forse è lecito aspettarsi, solo i più anziani ad essere sensibili a queste tematiche, ma le generazione di mezzo, della piena maturità, e non manca anche qualche under 50. Numeri che testimoniano la bontà della scelta effettuata dal 2010 dal Comune e che, a livello nazionale, sta negli ultimi due anni registrando importanti passi avanti su un tema così centrale come quello dei diritti civili”.