San Marino. Dibattito acceso sulle future elezioni

San Marino. Dibattito acceso sulle future elezioni

Lo scioglimento dell’esecutivo, la convocazione del tavolo istituzionale, l’approvazione del futuro bilancio di previsione e le future elezioni.

Sono stati questi alcuni dei temi affrontati nel Comma Comunicazioni, che ha aperto questa mattina a Palazzo Pubblico la seduta straordinaria del Consiglio Grande e Generale, convocata a seguito di decreto reggenziale. Ne dà notizia San Marino News Agency.

Pasquale Valentini (Pdcs) ha rivolto un appello alle forze politiche: “Può un Consiglio dimissionario impegnare un Consiglio che ancora non c’è per i prossimi tre anni? Un bilancio deve avere un padre: che non può che essere il governo in carica fino a pochi giorni fa, ovvero la maggioranza che ha governato il Paese negli ultimi anni”. Roberto Ciavatta (Rete) ha dato voce alle proprie preoccupazioni in vista della tornata elettorale: “È partita la campagna mediatica dei veleni, che sono le premesse del dossieraggio che sarà una parte significativa di questa campagna elettorale. Oggi chi sa di non poter vincere cerca di distruggere chi può, nella logica di muoia Sansone e tutti i filistei”.

Matteo Ciacci (Civico 10) ha rivendicato l’operato dell’esecutivo: “Il passaggio più delicato è stata la risoluzione bancaria di Cis: elemento cruciale dell’ultima legislatura, che ha dimostrato come un sistema di potentati forti può essere gestito in maniera diversa nel nostro Paese”. Poi un chiaro messaggio politico: “Basta con la nostalgia del passato. Noi i ‘vecchi’ li abbiamo mandati all’opposizione, li abbiamo combattuti frontalmente, vogliamo vederli pagare nel momento in cui saranno appurate le responsabilità. Noi la restaurazione l’abbiamo già combattuta. Guardiamo al futuro partendo da alcune proposte e accertando le responsabilità in ogni ambito, soprattutto il sistema bancario. Chi ha elargito crediti in maniera sciagurata in Cassa di Risparmio? Ci hanno offerto qualsiasi cosa: noi abbiamo detto ‘no’”.

Francesco Mussoni (Pdcs) ha incalzato Ciacci: “Se vi hanno offerto delle cose, dovete andare in tribunale, non venite qui in Aula”.

Al bilancio è dedicato anche l’intervento di Roberto Giorgetti (Repubblica futura): “Prendiamo atto della fine di una legislatura perché non c’erano le condizioni per attuare riforme strutturali in tempi ragionevoli. Ma la cosa più logica e razionale sarebbe stata di costruire un percorso di fine legislatura ordinato per mettere in sicurezza alcune questioni di fondo per mantenere integro il funzionamento dello Stato e poi andare ad elezioni in tempi celeri. Lo abbiamo sostenuto con forza: predisporre un bilancio di previsione in campagna elettorale avrebbe creato delle incongruenze”.

Sempre a proposito di elezioni, Marco Nicolini (Rete) ha avvertito: “Il pericolo dell’ingovernabilità esiste, eppure sopravvive un innato ottimismo. San Marino ha bisogno del sammarinese. Se continueremo con la guerra tra tribù, allora affonderemo”.

Tra i vari temi toccati dal dibattito, in vista anche del quarto comma, c’è quello del Tribunale, con Marco Gatti (Pdcs) che ha affermato: “Un potere dello Stato come la magistratura è fondamentale per poter essere attrattivi per lo sviluppo. Oggi il nostro tribunale non si trova in queste condizioni e questo è un elemento di freno. Bisognerà riformare l’ordinamento giudiziario per far ritrovare gli equilibri che si sono sciolti”. Per Jader Tosi (Civico 10), “il Tribunale deve fare il suo lavoro, deve condannare e assolvere, ma lo deve fare con le sue prerogative che non c’entra nulla con la politica”.

Ecco il resoconto della seduta mattutina del Consiglio straordinario

 

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