Mimma Zavoli: “Dare speranza attraverso le riforme per un futuro migliore per i nostri figli”

Mimma Zavoli: “Dare speranza attraverso le riforme per un futuro migliore per i nostri figli”

Le riflessioni dell’ex consigliere ed ex Reggente nella precedente legislatura, con i punti sull’operato passato e sui prossimi impegni con la lista Libera.

Mimma Zavoli, ex consigliere di C10, come giudica questa legislatura?

Di discontinuità. Discontinuità intesa come scardinamento di alcuni blocchi di concentrazione di poteri extrasociali che coraggiosamente la scorsa maggioranza ha seriamente indebolito; non abbiamo avuto tentennamenti nel prendere coscienza che i problemi legati al mondo bancario erano IL PROBLEMA e che andava portato allo scoperto, e posti nella condizione di poter essere risolti. Certo, questo ha determinato criticità importanti a cui si è cercato di porre rimedio, trovandosi però davanti a muri insormontabili costruiti da chi aveva tutta l’intenzione di continuare a nascondere la polvere sotto il tappeto”.

Quale è stato il suo più grande risultato a livello personale e del Governo uscente?

Il semestre reggenziale. La prima Reggenza retta da due donne nella storia della Repubblica è il personale momento più intenso, un riconoscimento altamente prestigioso. Conserverò per sempre i ricordi commoventi legati al corteo reggenziale: mentre salivamo a Palazzo Pubblico sentivo chiaramente le voci delle nostre concittadine inneggiare a questo grande traguardo di parità di genere. Il loro “viva le donne!” mi ha commosso e dato forza ogni volta che in quei difficili sei mesi”.

Quale l’errore più grosso?

Ho alcuni rimpianti: non aver saputo fare di più per finire il percorso legislativo sul progetto sulla procreazione cosciente; Non aver fatto di più per fare in modo che i colleghi Consiglieri prendessero visione, in un contesto di segretezza, dei famosi verbali legati alle note vicende della Commissione Affari di Giustizia della fine 2017.

Il rammarico è che le scelte in Aula Consiliare operate all’oscuro delle cause scatenanti le gravi criticità, siano state effettuate senza voler conoscere gli accadimenti e come questi si sono realmente svolti. Questo resta un grande rammarico personale”.

E’ stata presidente della Commissione Giustizia, istituzione davvero molto delicata e coinvolta nell’agone politico. Come è riuscita a reggere le pressioni?

Con grande difficoltà, soprattutto perché chi esercitava pressioni insostenibili e seminava dubbi sull’operato dei membri di maggioranza erano gli stessi che avevano generato la frattura insanabile consumatasi in quel drammatico 22 novembre 2017.

In quel periodo l’equilibrio che albergava in seno a quell’ organismo Istituzionale è saltato improvvisamente, non determinato dalle forze dell’allora maggioranza e questo ha impedito di ritrovare un minimo di attività collegiale, che non si è mai più ristabilito.

Ancora oggi non ho compreso le motivazioni di questo tentativo di bloccare l’attività di quella commissione”.

Attualità. Pensa sia importante la presa d’atto dei giudici d’appello?

La ritengo fondamentale.

Non aver concluso questo iter che non richiede alcun impegno politico preciso e, se vogliamo, politicamente non vincolante per nessuno, è uno sfregio che un potere dello Stato esercita ingiustificatamente verso un altro potere dello Stato. Ritengo sconsiderato il tentativo di alcune forze della ex opposizione di non giungere alla presa d’atto nella sessione straordinaria di settembre. Purtroppo la guerriglia in aula consiliare è l’unico tratto di attività politica per qualcuno.

Rischiamo ricorsi da parte dei due giudici i quali hanno sostenuto una selezione definita da norme cui lo stato dovrà farsi carico.

Con potenziali esborsi di danaro pubblico”.

Crede ci possano essere ripercussioni sul “Conto Mazzini”?

Io mi auguro di no, come se lo augura la cittadinanza intera.

Bloccare ingiustificatamente la presa d’atto certamente non favorisce il veloce disbrigo dei processi.

Il Dirigente del Tribunale prof Guzzetta ha rivolto un appello agli Eccellentissimi Capitani Reggenti del semestre scorso; segnalando le criticità potenziali, che richiedeva assunzione di responsabilità da parte della politica. Appello inascoltato e snobbato da parte della ex opposizioni, come è evidente. Abbiamo l’obbligo di fare la nostra parte e far sì che il tribunale lavori al massimo e che i cittadini si vedano trattate in tempi brevi cause che li coinvolgono”

Il suo Movimento si è contraddistinto per l’evidenziazione delle responsabilità sia in ambito bancario, per i manager degli istituti di credito, sia chiedendo sentenze e restituzione del maltolto in ambito giudiziario. Sotto quest’ultimo aspetto cosa crede debba fare in prospettiva la politica per il buon funzionamento del Tribunale?

La politica deve fare la sua parte avendo la capacità di non invadere ambiti che non gli appartengono.

Deve lavorare affinché il tribunale possa dotarsi di norme adeguate, studiando con attenzione e ratificando norme che aiutino l’attività dei magistrati, in grado cioè di sostenere e velocizzare la loro azione, in ogni ambito e grado.

Chi ha sbagliato o ha rubato deve pagare e restituire il maltolto; la maggioranza di Adesso.sm ha intrapreso questo percorso e il mio Movimento si è molto speso affinché gli approfittatori e gli amministratori infedeli paghino per i danni procurati all’intero Paese.

In questa ottica mi stupisco delle feroci reazioni di questi anni da parte di tanti soggetti politici.

Per qualcuno è la partita della vita”.

Il suo Movimento ha dato il via all’iniziativa politica Libera. Una semplice lista federata fra Ssd, Res e Mis o un progetto politico strutturato?

“È un sogno che nasce con Cittadinanza Attiva, la coalizione di persone ed idee nata nel 2012, il progetto positivo che cerca di agglomerare persone attorno ad un progetto preciso e da conseguire. Civico 10 ha concretizzato la sua presenza positiva nel paese attraverso la consapevolezza dei suoi aderenti, che fin da subito hanno saputo mettere da parte la formazione politica personale impegnandosi sulle cose da fare, crediamo in una politica del dialogo, del confronto e non ci ha mai spaventato rinunciare a posizioni di privilegio per conseguire un bene comune.

Prima il Paese e le sue urgenze, e l’unione di più soggetti che si adoperano per risolvere davvero i problemi è la base da cui partire.

Libera rappresenta questo intento”.

Civico10 in una lista di sinistra?

Libera è una forza riformista e aperta a tutti quelli che credono che solo unendo le forze positive possiamo dare speranza e costruire un vero futuro sostenibile, avendo cura dei cittadini e del territorio, del rispetto dell’ambiente e in difesa dei codici identificativi della nostra storia. Abbiamo un grande lavoro da fare, riforme imprescindibili e non più rinviabili, per dare fondamenta al domani dei nostri figli.

Non solo architetti ed ingegneri; dobbiamo tornare ad essere muratori in questo nuovo cantiere da ricostruire.

In questo Libera farà la differenza”.

Ci dica quali sono le sue priorità per la prossima Legislatura.

Dare speranza attraverso le riforme da fare, dare un futuro nel proprio Paese ai nostri figli; devono sentire che la loro casa è qui ed è sicura.

Non vorrei più vedere giovani sammarinesi andarsene perché la nostra generazione ha messo fuori loro e tenuto dentro solo l’effimero”.

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