Enrico Carattoni: “Si produrranno effetti devastanti”
Il depennamento del comma ha visto certa politica mettere già le mani sul tribunale gettando in un sol colpo alle ortiche la separazione dei poteri
ANTONIO FABBRI – Che con l’ultimo mancato atto della legislatura si sia posto il primo mattone per coronare l’obiettivo dell’aspirante futura maggioranza di gestire il tribunale e nominare i giudici, come avveniva in passato, è lo sconcertante epilogo di una svendita dei principi fondamentali agli scopi personali e politici. Con il depennnamento della presa d’atto della nomina dei giudici di appello si dice addio alla separazione dei poteri, senza che su questa scelta vengano date spiegazioni precise se non le poche confuse parole del capogruppo di Ssd Giuseppe Morganti che ha spiegato la linea del proprio partito, così come Civico10, a quella delle ex opposizioni, nascondendosi entrambi poco onorevolmente sotto l’ombrello della decisione reggenziale.
Che nessuno sappia il perché di questo depennamento, fatto al di fuori del regolamento consiliare , lo testimonia l’apertura del dibattito. Il consigliere Enrico Carattoni della corrente Area Democratica di Ssd non ci sta a fare passare sotto silenzio un atto così grave e chiede l’inserimento del comma comunicazioni perché rimanga agli atti la sua posizione. Un intervento che chiarisce bene le immani forzature e lo scempio che è stato fatto della separazione dei poteri con la politica che dice in maniera neppure velata al tribunale: “comando io”. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
Leggi l’articolo integrale di Antonio Fabbri pubblicato il giorno dopo