Ieri sera al Podere Lesignano, alla presenza di oltre 300 cittadini, si è aperta la campagna elettorale di Repubblica futura.
Lo dichiara in una nota Repubblica futura, spiegando che durante la serata è intervenuto anche il presidente del partito, Mario Venturini, che ha tracciato un bilancio dei primi tre anni di attività e ricordato come il movimento nasca da persone che hanno un passato e una storia politica sui quali “non hanno nulla di cui vergognarsi”.
“Ci sono liste con condannati e rinviati a giudizio che hanno come unica preoccupazione la giustizia – ha aggiunto Venturini -. Qualcun altro, esponente di un partito del conto Mazzini, chiede sostegno per tornare al 2006 quando si stava bene, dimenticando, di quel periodo, la procedura rafforzata di Moneyval, i problemi con l’Italia e una situazione bancaria nata dalla distribuzione delle licenze in cambio di tangenti. Rf ha candidati e programma all’altezza per chiedere sostegno ai cittadini”.
Marco Podeschi, invece, partendo dal 2016, ha rilevato come “dopo la vittoria alle elezioni ci era molto chiaro quali e di quale entità fossero i problemi di fronte a noi”.
“È mancato il coraggio e la determinazione di affrontare scelte decisive per il Paese e Rf – ha mandato a dire il segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura -, nonostante sia stata leale e corretta con gli alleati, è stata spesso al centro del fuoco incrociato, con pesanti attacchi ben oltre il lecito, prima da chi voleva ribaltare il quadro politico e poi da coloro che cercano la foglia di fico per giustificare la scelta di buttare a mare una esperienza politica nata per cambiare il Paese. Oggi qualcuno sta già prendendo le misure delle sedie, spartendosi le segreterie di Stato e dimenticando i problemi del Paese”.