San Marino. La sofferenza di un paese impreparato

San Marino. La sofferenza di un  paese impreparato

La sofferenza di un paese impreparato

Nel 1855 l’epidemia di colera che aveva colpito l’Italia arrivò anche a San Marino

DAVIDE PEZZI (a cura di) Il colera, affacciatosi per la prima volta in Europa e in Italia nel XIX secolo, è una delle malattie che ha avuto il maggiore impatto, non solo per l’alto tasso di mortalità raggiunto, ma anche per l’enorme interesse che procurò tra amministratori e uomini di scienza. Studiare le epidemie di colera ottocentesche è importante per conoscere il carattere della società che ne fu vittima: la malattia non è infatti solamente un fenomeno biologico, ma anche sociale. Il colera ebbe un impatto senza precedenti nell’immaginario collettivo europeo: la pur progredita civiltà ottocentesca si abbandonò a reazioni esasperate che a molti ricordarono da vicino quelle osservatesi nei secoli precedenti nei confronti della peste. Quando la malattia comparve per la prima volta in Italia, molti ne individuarono la causa nella collera divina, altri parlarono di avvelenamenti voluti dal Governo per colpire le masse troppo cresciute numericamente. Essendo una malattia prevalentemente urbana e che per sua natura trae dalla sporcizia, dalle acque inquinate, ma in generale dalle carenze sanitarie la propria linfa vitale, il colera mise inoltre in luce da una parte le debolezze dell’organizzazione sanitaria, dall’altra la povertà, la disuguaglianza di fronte alla morte, la drammatica arretratezza in fatto di igiene privata e pubblica. (…)

Tratto da L’informazione di San Marino

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