Spunta un altro “tesoro” privato: indagato un terzo uomo
ANDREA ROSSINI – Chi trova un metal detector trova un tesoro. I Carabinieri della stazione di Saludecio non si fermano più e continuano a recuperare oggetti antichi, per l’accusa provenienti da scavi nel circondario, di interesse artistico-culturale. Un nuovo ritrovamento, infatti, è stato effettuato dai militari alle prese con un’attività investigativa sui generis che evidentemente li appassiona. Grazie al passaparola sono andati a bussare all’abitazione di un altro archeologo per caso di Saludecio. È il terzo coinvolto, in ordine di tempo, e – manco a dirsi – anche lui è un patito della storia locale e del collezionismo. Anche nella casa dell’uomo, un pensionato di sessantacinque anni, incensurato, sono spuntati reperti “sospetti”. Il materiale a una prima stima dell’archeologo riminese nominato ausiliario di polizia giudiziaria sarebbe risultato meritevole di tutela. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna