Rimini. «Calci, pugni e insulti omofobi ora ho paura ad uscire di casa»

Rimini. «Calci, pugni e insulti omofobi ora ho paura ad uscire di casa»

«Calci, pugni e insulti omofobi ora ho paura ad uscire di casa»

Parla il ragazzo massacrato di botte in discoteca a Cesenatico: «Mi sono saltati addosso in otto: solo una ragazza ha cercato di aiutarmi. Adesso mi spaventa anche tenere per mano il mio fidanzato»

ERIKA NANNI. Era andato in discoteca per festeggiare il compleanno. Aveva scelto la serata del Tunga, «quella dedicata a “noi”», sottolinea Diego. Diego è il nome di fantasia con cui ha deciso di essere chiamato il ragazzo che una decina di giorni fa è stato picchiato a sangue all’Energy di Cesenatico proprio perché gay. E ora, mentre sul volto le ferite sono ormai rimarginate, rimane la paura. «La paura di fare le cose normali di tutti i giorni, come andare in palestra o fare la spesa. Ho paura che il “branco” mi trovi, e che mi aggredisca ancora». (…)

Tratto dal Corriere Romagna

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