Caso targhe: prima era colpa della maggioranza, ora dell’opposizione
Dopo la bocciatura dell’emendamento Mulè si spera ora in una modifica del codice della strada
DAVIDE PEZZI. Tutto cominciò poco più di un anno fa, con l’emanazione del famoso Decreto Sicurezza dell’allora ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini, in cui si sanciva il divieto, a chi ha stabilito la residenza in Italia da oltre sessanta giorni, di circolare con un veicolo immatricolato all’estero. Certo il Decreto non era stato pensato per limitare la circolazione delle auto con targa sammarinese, ma ben presto anche questa problematica venne alla luce. Di fatto lavoratori italiani da un giorno all’altro non potevano guidare veicoli immatricolati a Monaco, San Marino, Svizzera e Vaticano. Fin da subito multe, sequestri e infiniti disagi per tanti lavoratori, mentre i rispettivi governi cercavano di trovare, insieme al Governo italiano, una possibile soluzione. (…)
Tratto da L’informazione di San Marino