Cento svizzeri disdicono: in Italia non ci veniamo
Ottanta ragazzini più gli accompagnatori sarebbero dovuti arrivare ieri a Riccione: «Mamme e papà erano in allarme e il ministero ci ha consigliato di non partire».
ENEA ABATI. Prima l’ansia dilagante di mamme e papà, poiil consiglio del ministero della Sanità della Svizzera: «In Italia è meglio che non ci andiate». È saltato così il viaggio-allenamento di ottanta ragazzini ticinesi della squadra del Bellinzona. Sarebbero dovuti arrivare ieri in un tre stelle sul lungomare di Riccioneper poi ripartire martedì ma in mattinata hanno fatto sapere che «causa Coronavirus» sarebbero rimasti in Svizzera. I contagi in Lombardia, Veneto e nella provincia di Piacenza, oltre ai morti e agli ammalati, hanno già prodotto danni al turismo della Riviera. Ottanta calciatori tra gli undici e i quattordici anni, più sedici accompagnatori adulti, quasicento persone,hanno disdetto. (…)
Tratto dal Corriere Romagna