San Clemente. Coronavirus, la rabbia della moglie del ristoratore

San Clemente. Coronavirus, la rabbia della moglie del ristoratore

“Mi guardano storto mentre stendo il bucato”

La rabbia della moglie del ristoratore di San Clemente: “Ci hanno distrutto, come faremo con la nostra attività?”

Alla parola “giornalista” si scatena. La sua rabbia è gigantesca, come la pressione che ha subito negli ultimi giorni. E l’esordio non è dei migliori. “Giornali e televisioni ci hanno rovinato”. È un fiume in pieno la moglie del ristoratore di San Clemente, il primo risultato positivo al coronavirus. “Vuole sapere come sto? Di salute bene, sono risultata negativa al tampone, esattamente come mio figlio”, tuona la donna. Nel tono della sua voce c’è tutta la tensione che sta vivendo da giorni con il marito ricoverato all’ospedale di Rimini nel reparto Infettivi. “Questa campagna di disinformazione ci sta distruggendo. Hanno pubblicato il nome, la foto del nostro locale. Nella chat della scuola è circolata persino la foto di mio figlio che è un minorenne. E poi parlano di privacy? Ma dov’è la privacy? Di certo non è stata rispettata la nostra. Né la mia né quella di tutta la mia famiglia. Il nome del nostro locale è stato sbattuto ovunque. Avevamo impiegato sette anni per farlo decollare, per fargli avere un nome e avere un giro più che buono di clienti. E adesso, che cosa accadrà? Come potremo ripartire?”. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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