Terzo decesso, i positivi salgono a 66. “La mascherina non sia un alibi”
“Ogni persona che non riusciamo a tenere con noi rappresenta una sconfitta”, così il dirigente per l’Authority sanitaria, Gabriele Rinaldi, ha commentato la notizia del terzo decesso in Repubblica. Si tratta di un uomo di 87 anni che era ricoverato da tempo, ai cui familiari, parenti e amici va la vicinanza e il cordoglio dell’Iss. “Purtroppo questo ci riporta con un po’ di amarezza alla realtà dei fatti – ha proseguito Rinaldi – Riuscire a condurre una vita, diciamo, riservata è il modo migliore per contenere questo tipi di patologia”. I dati aggiornati ci parlano di 66 casi positivi, di cui 41 ricoverati all’Ospedale (6 in Rianimazione con sintomatologia severa – 1 femmina e 5 maschi -, 35 nella degenza predisposta nell’ala al secondo piano con sintomi moderati – 23 maschi e 12 femmine -) e 25 sul territorio, di cui 8 al Centro Colore del Grano e 17 a domicilio (12 maschi e 13 femmine). I tamponi effettuati sono 127, di cui 46 negativi, 69 positivi e 12 in attesa di esito. Le quarantene domiciliari sono 195, e salgono a 142 quelle terminate. Rinaldi ha ribadito la conferma da parte dell’ufficio farmaceutico che con l’utilizzo che se ne sta facendo in questo momento non ci sono criticità particolari. Una battuta sulla questione delle mascherine: “La mascherina non può diventare una sorta di alibi, per dire con la mascherina faccio quello che mi pare”. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino