Coronavirus a San Marino. Dal 25 febbraio ad oggi: contagiati, quarantene, guarigioni, decessi

Coronavirus a San Marino. Dal 25 febbraio ad oggi: contagiati, quarantene,  guarigioni, decessi

Si ha “bisogno di invertire quella curva”. Invece si impenna.

L’epidemia  è sotto attento esame.  Preoccupanti i numeri oggi esposti in conferenza stampa.

Il processamento dei tamponi avviene in autonomia, cioè nell’Ospedale della Repubblica di San Marino. Tempo per l’esito un’ora. A costo zero per chi ha Carta Azzurra, cioè il codice ISS.  Di qui, cioè dal fatto che la ricerca dei casi è più accurata,  deriva, è stato detto,  l’aumento  preoccupante dei casi positivi.  Fino al 15 aprile erano  940  le persone a San Marino ‘testate’ con tampone su 34.400 abitanti.

L’epidemia colpisce anzitutto gli anziani, come altrove. A San Marino però spaventa anche il numero dei contagiati che  ha ripreso a crescere fortemente, proprio quando si avrebbe bisogno di riaprire le attività. Nessun accenno in conferenza stampa alla cosiddetta ‘patente di immunità‘, premessa per chiunque in un qualsiasi  posto di lavoro. 

Aggiornamento del 16 aprile a seguito della conferenza stampa  odierna del  Gruppo coordinamento emergenze sanitarie

Quadro dei dati  sulla base  delle informazioni sulla evoluzione del coronavirus a San Marino desunti dai bollettini (Comunicati) dell’Istituto per la Sicurezza Sociale a fianco indicati, cui si rimanda per una più approfondita ed esatta informazione su quanto sta accadendo (Clausola di responsabilità. Non si può garantire che i dati riportati siano copia fedele di quelli ufficiali. Solo i dati presenti sul sito ufficiale della Segreteria di Stato alla Sanità della Repubblica di San Marino sono autentici e sicuri.Il sito www.libertas.sm  non assume alcuna responsabilità in merito agli eventuali problemi che possano insorgere per effetto della utilizzazione dei dati qui riportati)

 

  Continua a leggere  la evoluzione dei dati  a partire dal 25 febbraio 2020.

 ALTRI PARTICOLARI   dal  comunicato odierno (n.66) del  Gruppo coordinamento emergenze sanitarie
1) n. 333 casi positivi, di cui 45 ricoverati all’Ospedale di San Marino (15 in Rianimazione, 7 femmine e 8 maschi, 30 nelle degenze di isolamento, 13 maschi e 17 femmine) e 288 in isolamento a domicilio (femmine 156, maschi 132);
2) n.117 dimessi  a domicilio per migliorate condizioni cliniche; 
3) n.611 quarantene domiciliari sui contatti stretti compresa la rete familiare, amicale e personale sanitario (540 laici, 63 sanitari, 8 Forze dell’Ordine);
4) proseguono le diverse raccolte fondi a sostegno delle Emergenza sanitaria550.000 € e sul cc dell’ISS di 450.000 € (compreso il parziale versamento di SUMS di 150.000 €). Per avere informazioni  contattare l’Ufficio Relazioni Pubbliche inviando una e-mail all’indirizzo urp@iss.sm.

 CONTAGIATI per età.  Su 277 casi, questa la distribuzione per età in %: Da 0 a15 =  2%; Da 16 a 35 = 7%; Da 36 a 50 = 21%; Da 51 a 64 = 31%; Da 65 a 74 = 15%; Da 75 a 84 = 15%; 85 anni e oltre = 9%;

 Si richiama l’obbligo di legge  (DECRETO – LEGGE 20 marzo 2020 n.52) di evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio della Repubblica nonché all’interno dello stesso, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute o per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

E’ vietato l’assembramento di persone in parchi, piazze e giardini pubblici.
Le forze di polizia sono deputate al controllo del rispetto di tali prescrizione la cui violazione è punita salvo che il fatto non costituisca diverso reato, per dolo o colpa, con l’arresto di primo grado o con la multa di cui all’articolo 84 del Codice Penale pari ad euro 1.000,00 (mille/00) e con una sanzione pecuniaria amministrativa da euro 500,00 (cinquecento/00) ad euro 2.000,00 (duemila/00)
”.

Per rendere più sbrigative le operazioni di controllo, la Gendarmeria, la Polizia Civile e la Guardia di Rocca consigliano,   prima di uscire di casa,  di precompilare l’apposito  modulo di autocertificazione.
Leggi anche le nuove indicazioni  per
– la gestione dei rifiuti urbani– avere le ricette mediche direttamente in farmacia. Clicca: servizio on-line.

 

INFORMAZIONI, NUMERI UTILI E SUGGERIMENTI.

Chi riscontra sintomi influenzali o problemi respiratori con o senza febbre non deve recarsi in pronto soccorso o ai centri sanitari, ma contattare direttamente il proprio medico di condotta oppure la Guardia medica al numero 331 6424748 che valuterà caso per caso ogni singola situazione. Eventuali segnalazioni vanno comunicate al numero 0549 888888. È attivo anche il numero 0549 994001, cui rivolgersi  per informazioni di tipo sanitario.  

Leggi le disposizioni emanate nella serata del 20 marzo 2020. 

PRECAUZIONI cui devono attenersi i cittadini sammarinesi
ALLEGATO 1 (al DECRETO – LEGGE 20 marzo 2020 n.52)
Misure igienico-sanitarie:
a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici,
privati e luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e
comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona;
c) igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con
le secrezioni respiratorie);
d) mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro;
e) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l’attività sportiva;
f) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
g) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o si tossisce;
h) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
i ) pulire frequentemente le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
l) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assistono persone malate

Nella tenda, montata dalla Protezione Civile  nei pressi dell’ospedale il 6 marzo scorso, vengono effettuati i prelievi per i test sierologici.  Il risultato di detta indagine (presenza o meno di   anticorpi) indica se la persona deve sottoporsi anche al tampone. Ci sono ormai le codizioni per rilasciare la ‘patente di immunità‘ indispensabile per riavviare le attività. 

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