Coronavirus, 21 nuovi casi. 14 all’interno di gruppi familiari di soggetti contagiati
Nessun deceduto nella giornata di martedì. Restano quindi complessivamente 36 i decessi; 53 i guariti totali, non c’è stato nessun guarito ulteriore martedì. Ci sono invece 21 nuovi casi di contagio, 15 donne e 6 uomini. Di questi nuovi infettati, 14 appartengono a dei gruppi familiari dove erano presenti persone che avevano avuto un tampone positivo. “Evidentemente – ha rilevato il dottor Gabriele Rinaldi – o durante la quarantena o durante l’isolamento le regole di distanziamento non sono state applicate con l’attenzione indicata. Il fatto di avere ancora casi positivi non ci tranquillizza, ma la distribuzione all’interno delle famiglie è un dato significativo”. Sono 15 i casi ancora in terapia intensiva, mentre 26 sono in isolamento, 4 in più rispetto a ieri. “Se dobbiamo fare un commento a questi dati: il numero degli esiti dei tamponi era atteso; il fatto di andare ad effettuare tamponi anche all’interno dei gruppi familiari, fa sì che si rilevi un determinato risultato. Speriamo di poter registrare la diminuzione dei casi e dei pazienti in terapia intensiva e vedere qualche ulteriore guarito. Noi facciamo le foto in istantanea della situazione per capire quale è la dinamica, tenendo sempre presente, soprattutto, che dietro ad ogni numero c’è una persona”. Quindi “i casi positivi di oggi ci dicono che ancora la partita è in corso, dunque il rispetto di lavarsi le mani, di mantenere le distanze, il divieto di assembramenti, vanno mantenuti. Questo è un aspetto da tenere in considerazione anche per la cosiddetta ripartenza, con un forte coinvolgimento della società” ha aggiunto il dottor Rinaldi. (…)
Tra i dati forniti anche il fatto che ci siano 62 sanitari in quarantena. Da Marino Cecchetti e Davide Giardi di Libertas.sm, la domanda su quanto questo numero abbia inciso sul servizio sanitario: “È un numero relativamente alto se consideriamo i circa 1.000 dipendenti dell’Iss. Non dico che non se ne sia risentito, ma l’assenza di questo personale non ha comportato una diminuzione della qualità del servizio. Questo perché chi è rimasto a lavorare è stato disponibile a maggiore lavoro e maggiore attenzione sulle procedure”. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
Leggi l’articolo integrale di L’informazione pubblicato dopo le 23