“Vi racconto i miei 59 giorni all’inferno”
Il sammarinese Gino Sergiani racconta la sua battaglia: “A medici e infermieri devo la vita, avrei voglia di abbracciarli tutti”
DONATELLA FILIPPI – “Siete degli eroi. A voi devo il bene più prezioso: la vita”. Erano bardati dalla testa ai piedi. Mascherine, occhiali, tute protettive, visiere, ma Gino Sergiani i medici e tutti gli operatori sanitari dell’Ospedale di Stato di San Marino, sarebbe in grado di riconoscerli a uno a uno. Perché è grazie alle loro cure e al loro affetto che Gino, 68 anni e una salute di ferro prima del coronavirus, ha vinto la sua battaglia dopo 59 giorni di ricovero, oltre la metà passata in Terapia intensiva. “Li voglio ringraziare tutti – dice dalla sua casa di Domagnano –, a partire da quelli del Pronto Soccorso”. Senza dimenticare il reparto isolamento Covid, la Terapia intensiva, la Geriatria e la Chirurgia. “Ognuno di loro è stato ed è fondamentale”, racconta il sammarinese che giovedì è tornato a riabbracciare i suoi cari. Sergiani il virus lo ha visto in faccia per la prima volta il 27 febbraio. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino