Rimini. Viaggio nella Fase 2 dei cittadini

Rimini. Viaggio nella Fase 2 dei cittadini

Viaggio nella Rimini che evade in massa, ma la paura è rimasta

Sei i verbali della Polizia municipale per accesso non autorizzato alla spiaggia. In centro si torna a bere il caffè nei bar ma solo in quelli che fanno l’asporto

ERIKA NANNI – Il via vai e il chiacchiericcio che attraversa le strade sembra quello di sempre. Un traffico leggero, ma non leggerissimo, percorre le vie che portano al centro. Gli uomini e le donne in bicicletta con la spesa si accodano a chi pedala accompagnato dal figlio nel seggiolino. Sul lungomare in tanti corrono indossando la tuta da jogging che sono finalmente liberi di vestire, sorpassando i tantissimi che camminano a pochi passi da un mare che rimane off limits. Se non fosse per le vetrine spente dei negozi al dettaglio, dei ristoranti e dei bar, sembrerebbe una qualsiasi mattina di maggio. Ma prima ancora di notare le saracinesche abbassate e le ordinanze affisse sulle porte, a tradire l’impressione della normalità sono le mascherine che celano naso e bocca di (quasi) tutti i passanti. Ieri è iniziata la Fase 2, e la voglia di respirare una ventata fresca di libertà è palpabile nell’aria, e nelle parole “rubate” alle persone che a distanza di un metro si scambiano il piacere di rivedersi. “Dopo due mesi è tutto bello”, dice una signora a un’altra, guardando le anatre sguazzare sulla riva del lago della parco della cava. Ma per stupirsi, in realtà, basta molto meno. Il caffè del bar, rigorosamente d’asporto, ieri aveva il sapore delle cose straordinarie. (…)

Tuttavia, la paura di ripiombare nel lockdown serpeggia un po’ ovunque. C’è chi guarda storto chi cammina senza mascherina (obbligatorie solo al chiuso o dove non è possibile mantenere la di stanza di sicurezza), chi rimprovera un gruppetto di persone a vicinanza “sospetta”, e chi raccomanda prudenza ai conoscenti. Giancarlo, infatti, che passeggia con la mascherina insieme alla moglie sul lungomare Spadazzi, si dice “speranzoso e felice di essere vicino al mare”, ma non si mostra del tutto sgombro da timori: “Bisogna stare attenti”. Di certo, invece, chi è andato in spiaggia a prendere il sole nonostante i divieti, non agiva spinto dallo stesso senso di responsabilità: ieri, la Polizia municipale ha stilato sei verbali per accesso non autorizzato all’arenile.

Articolo tratto da Corriere Romagna

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