La verità di Giulio Lolli: prima volta in Tribunale ma collegato dalla cella
Voleva esserci nell’udienza decisiva fissata a Rimini per dopodomani 27 maggio: parlerà in videoconferenza
ANDREA ROSSINI – L’atteso ritorno in città di Giulio Lolli, l’ex patron di Rimini Yacht, sarà virtuale. Per la prima volta in un’aula di Tribunale potrà fornire la sua versione dei fatti sulla maxi truffa delle imbarcazioni, ma lo farà da remoto: in collegamento con il carcere di Rossano Calabro nel quale è attualmente detenuto. L’udienza, per certi aspetti decisiva, è fissata per mercoledì prossimo 27 maggio alle 10.30. Allo svolgimento nelle forme della videoconferenza, così come previsto dalle norme temporanee per fronteggiare i contagi, ha dato l’assenso l’avvocato difensore Antonio Petroncini che, al pari del giudice Raffaella Ceccarelli, del pubblico ministero Davide Ercolani e di due legali di parte civile in rappresentanza di tutti gli altri, si ritroveranno invece nell’aula Falcone-Borsellino del Tribunale di Rimini per ascoltare l’imputato. L’ex imprenditore, trasferito da Regina Coeli in Calabria, aveva espressamente chiesto di poter essere presente in aula a Rimini prima dell’emergenza sanitaria, ma alla luce della situazione intende definire al più presto il processo riminese per poi concentrarsi sulle accuse di terrorismo rimbalzate dalla Libia (che lui respinge con sdegno). (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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