È stata regolamentata l’attività di baby sitting, assistenza ed educazione domiciliare per disabili o persone non autosufficienti.
Lo annuncia l’Istituto per la sicurezza sociale, spiegando in una nota che, “a seguito della circolare esplicativa e applicativa al decreto legge 15 maggio 2020 n. 78, possono iscriversi nella lista tenuta dalla direzione Cure Primarie dell’Iss stesso, le persone che detengono un regolare rapporto di collaborazione per lo svolgimento di una delle seguenti attività: attività di baby sittingassistenza ed educazione domiciliare per minoriassistenza ed educazione domiciliare per disabiliassistenza per persone non autosufficienti collaborazione domestica“.
La richiesta “deve essere presentata tramite apposita modulistica predisposta dalla direzione Cure Primarie firmata dalla persona che intende prestare il servizio e congiuntamente dall’assistito; nel caso di minore va firmata da parte del tutore, da un genitore o entrambi se separati o divorziati”.
L’assistito, o chi ne fa le veci, “deve inoltre stipulare una polizza assicurativa per la copertura dei rischi infortunistici connessi all’attività svolta“.
La consegna del certificato da parte della direzione Cure Primarie “è subordinata all’attestazione di negatività dell’interessato al test sierologico o al tampone molecolare“.
Sono “cinque le casistiche consentite relative al rapporto di lavoro: rapporto di lavoro subordinatorapporto accessorio di piccola collaborazione domestica rapporto di lavoro occasionale per servizi alla famigliaerogazione del servizio per il tramite di operatore economicoerogazione del servizio per il tramite di cooperativa, associazione, federazione o fondazione“.
Per maggiori informazioni sulle modalità di regolarizzazione dei rapporti di collaborazione, “si possono contattare l’Ufficio Attività Economiche allo 0549-882950 o l’Ufficio Politiche Attive allo 0549-885750”. Sul sito web dell’Istituto per la sicurezza sociale, nella sezione “scarica modulistica” e nella sezione Covid-19, “sono presenti il modulo per la richiesta di test sierologico e il consenso ai fini del trattamento dei dati personali“.
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