La protesta degli avvocati in Tribunale: “Riapre tutto, tranne la giustizia”
ANDREA ROSSINI – Gli avvocati riminesi marciano sul Tribunale, in toga e mascherina, debitamente distanziati, per sollecitare la ripresa dell’attività forense. “Riapre tutto, meno la giustizia”, è la tesi dei legali alle prese con restrizioni all’accesso alle cancellerie e un’altissima percentuale di udienze rinviate. “È una protesta spontanea contro la lentezza della ripresa della macchina giudiziaria. È incredibile che a Rimini, dove è ripreso anche il turismo, la giustizia resti al palo”. La manifestazione si è svolta ieri davanti al “Palazzo” ed è proseguita nell’atrio con toni molto civili. I legali spiegano di essere dalla parte dei cittadini e concordano ovviamente con chi giustamente pretende di garantire condizioni di sicurezza, in aule idonee. Il virus in Tribunale ha colpito e molti cancellieri lavorano da remoto mentre i giudici quando è possibile ricorrono alla videoconferenza. Rispetto alla data inizialmente ipotizzata per il ritorno alla quasi normalità, dopo la pausa estiva, il governo ha di recente anticipato i tempi. Ma quello che accadrà dal 1° luglio in poi è ancora tutto da vedere, nel frattempo le poche udienze che si svolgono restano a porte chiuse. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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