Rimini si scaglia contro l’aeroporto di Forlì

Rimini si scaglia contro l’aeroporto di Forlì

Rimini contro l’aeroporto di Forlì: “Spreco di risorse, è già guerra”

Forlì incassa il via libera del governo e festeggia, pianificando un grande futuro per l’aeroporto Ridolfi. Rimini invece trema, mastica amaro, mette mano alle carte e va all’attacco, in difesa del Fellini. L’inserimento dello scalo forlivese nella cosiddetta “tabella A”, quella che elenca gli aeroporti di rilevanza strategica nazionale, viene letto in maniera diametralmente opposta dai due capoluoghi della Romagna. Forlì legittimamente esulta, Rimini altrettanto legittimamente teme che ci sia ben poco da festeggiare. Il timore, messo anche nero su bianco su documenti che si stanno producendo tra gestione dello scalo e le amministrazioni locali, è che si vada incontro a un finale già scritto (e vissuto): il fallimento di entrambi gli aeroporti. È già accaduto e si starebbero ricreando tutte le condizioni perché accada di nuovo. Perché – visto da Rimini – lo spazio per un quarto aeroporto in regione non c’è e, soprattutto, non c’è per riaprirne uno tra la Riviera e il capoluogo. Bologna ha infatti raggiunto nel 2019 circa 9,5 milioni di passeggeri. “Lo spazio di mercato – è la considerazione diffusa tra operatori e amministratori riminesi – per aprire un nuovo aeroporto in Romagna che abbia una sostenibilità economica è praticamente inesistente”. (…)

Conti della serva alla mano, da Rimini considerano che nell’arco dei prossimi trent’anni possano essere “sprecati” circa 200 milioni di euro per rimettere in piedi i servizi dei Vigili del Fuoco, Polizia di Frontiera, Guardia di Finanza, Dogana ed Enav a Forlì. (…)

Secondo i riminesi, la guerra per accaparrarsi i voli sarebbe già stata avviata da Forlì. “È paradossale – è la conclusione – ascoltare e leggere ancora da illustri soggetti del territorio che i due aeroporti devono collaborare e che va evitata la guerra dei cieli tra gli aeroporti della Romagna quando questa guerra è già in atto ed è resa manifesta dalle stesse dichiarazioni pubbliche dei proprietari della società di gestione e dagli esponenti politici di Forlì, oltre che dalle prime mosse sotto traccia della nuova società di gestione che è andata a offrire soldi a una compagnia che vola tutto l’anno sul Fellini (estate e inverno) per passare al Ridolfi e che ha approcciato risorse strategiche del Fellini per esplorare la possibilità di assumerli”.

Articolo tratto da Corriere Romagna

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