Contro l’eolico protesta assordante dei pescatori
ERIKA NANNI – Il loro “no” al parco eolico lo urlano forte e chiaro. I pescatori della cooperativa Lavoratori del mare scendono in piazza, o meglio, al porto, per gridare a pieni polmoni tutto il disappunto e la contrarietà all’installazione delle 59 pale eoliche di fronte alla costa riminese. E lo faranno non solo con i cartelloni appesi alle barche ormeggiate di fronte alla Capitaneria, ma anche con uno “squillo” di tromba che durerà per un minuto, “per fare sentire bene a tutta Rimini come la pensiamo”, chiarisce il presidente della cooperativa, Giancarlo Cevoli. L’appuntamento è per venerdì mattina alle 9 di fronte alla sede della Guardia Costiera riminese, dove, secondo quanto dichiara il presidente Cevoli, “saremo un centinaio di persone, a bordo delle imbarcazioni o sulla banchina del porto”. “Rispetteremo tutte le norme sul distanziamento – assicura l’imprenditore ittico – ma saremo in tanti, perché la manifestazione sta raccogliendo grande adesione”. Produttori e commercianti, ma anche rappresentanti di categoria a livello regionale, si riuniranno infatti sotto l’ombra della Capitaneria di porto, esponendo sulle imbarcazioni cartelloni e manifesti con i quali metteranno bene in chiaro il “no” all’eventualità che tra Rimini e Cattolica comincino a fiorire dall’acqua pali bianchi per la produzione di energia elettrica. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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