Start Romagna, sabato l’ennesimo sciopero
Il sindacato: “La situazione è sempre più complicata, non riusciamo a trovare accordi. Chiediamo la tredicesima e la quattordicesima”
ERIKA NANNI – Continua il “braccio di ferro” dei lavoratori con Start Romagna e a causa di divergenze che non accennano a risolversi, per sabato, dalle 17.30 fino alle 21.30, le segreterie provinciali Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl autoferrotranvieri e Usb lavoro privato hanno proclamato uno sciopero di tutto il personale nel bacino di Rimini. Tra le motivazioni che sabato pomeriggio porteranno i dipendenti riminesi dell’azienda romagnola a incrociare ancora una volta le braccia, questioni legate alla cassa integrazione indetta Start Romagna, sabato l’ennesimo sciopero causa Covid e la sanificazione dei mezzi. “È una ‘lotta’ che va avanti davvero da molto tempo – afferma Sandro di Giacinti della Rappresentanza sindacale aziendale di Start – e la situazione è sempre più complicata, non riusciamo a trovare accordi con l’azienda”. Nello specifico, a spingere sindacati e dipendenti a scioperare il prossimo sabato, sono principalmente ragioni salariali. “In questo momento siamo concentrati sul trovare un accordo al riguardo della percezione di tredicesima e quattordicesima, che essendo stati posti in cassa integrazione, non ci spetterebbe – chiarisce il rappresentante della Rsa, Di Giacinti – ma noi chiediamo che ci vengano riconosciute, perché sommate ai 20 euro in meno al giorno che ci sono stati detratti proprio perché in cassa integrazione, ci portano a una riduzione importante delle nostre entrate”. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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