Rf: “Viene usato il potere per fini personali”
ANTONIO FABBRI – “Si usa il potere per fini personali e per scappare dai processi”. Non sua mezzi termini Repubblica futura nel commentare in conferenza stampa quanto accaduto in mattinata nel processo a carico dei due esponenti di Rete. “Abbiamo avuto notizia che il Cda di Carisp ha ritirato la querela verso i due esponenti di Rete sotto processo per una serie di possibili reati che con questa decisione non potranno essere verificati. I fatti sono quelli del blitz bello e buono in Cassa di Risparmio durante la riunione del Cda, con i due che si sono resi protagonisti di ingiurie, attacchi, minacce e pressioni che portarono un consigliere a rinunciare al suo diritto alla tutela legale che il Cda aveva concesso, il tutto condito a dichiarazioni su Facebook. Ora – afferma Andrea Zafferani – se così ha deciso il nuovo Cda ci sono quattro elementi da sottolineare. Il primo è che un Cda appena nominato ed entrato in carica da pochissimi giorni, è stato davvero bravo se ha avuto tempo di guardare tutte le carte e di valutare che non c’era materiale per proseguire e ha deciso che Cassa rinunciasse al procedimento in cui come Banca era sicuramente parte lesa. La seconda considerazione è che il governo ha avuto una fretta indiavolata, prima dell’entrata in vigore dell’assestamento di bilancio, e ha cambiato in tutta fretta il Cda, anche con profili legali dubbi. Ora abbiamo capito il motivo. Terzo elemento è che qui abbiamo un governo, un segretario di Stato e un consigliere della maggioranza, che usano il potere per scappare dai loro processi, una facoltà che nessun cittadino ha”. Tra l’altro “l’amministratore delegato di Carisp è emanazione di Rete ed è uno che partecipava alle serate di Rete. Nessun cittadino ha questa possibilità e lo ritengo una cosa disarmante che chi ha potere di governo di maggioranza possa usarlo in maniera personalistica”. Inoltre “ci si chiede – prosegue Zafferani – se Ciavatta si sia per lo meno astenuto quando ha indicato con il governo il Cda di Cassa che aveva la possibilità, come ha fatto, di fare decadere il processo a suo carico”. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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