Si schianta in auto con la moglie, per l’accusa lui voleva ucciderla
Quarantacinquenne riminese accusato di tentato omicidio volontario: il pm forlivese avrebbe voluto arrestarlo
ANDREA ROSSINI – Si schianta in auto con la compagna: un pauroso incidente stradale in galleria nel quale entrambi sono rimasti feriti gravemente: ne porteranno i postumi per sempre. Per la procura di Forlì, però, quanto accaduto non è il frutto di una distrazione, della velocità o più semplicemente del caso. L’ipotesi è invece che il conducente abbia deliberatamente sbandato con l’intenzione di uccidere la passeggera dalla quale si stava separando. L’uomo, un riminese di 45 anni residente in Valmarecchia (alcuni dettagli vengono omessi per non rendere identificabile la presunta parte offesa e i minori indirettamente coinvolti nella vicenda), rischia di essere processato con l’accusa di tentato omicidio. Nei giorni scorsi ha ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio. Il sostituto procuratore forlivese Filippo Santangelo avrebbe voluto addirittura arrestarlo, ma il Gip gli ha respinto la richiesta. “Bocciatura” impugnata dall’accusa: l’ultima parola spetterà a breve ai giudici della Cassazione, anche se il trascorrere del tempo ha ormai probabilmente reso inattuali le presunte esigenze cautelari paventate dal pubblico ministero. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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