Picchia e violenta la compagna conosciuta in chat un anno prima
ANDREA ROSSINI – Violenza sessuale, maltrattamenti, lesioni ed estorsione. Sono le accuse che ieri hanno portato in carcere un siciliano di 44 anni. Secondo l’accusa avrebbe picchiato e stuprato la donna con la quale aveva convissuto per quasi un anno dopo che lei gli aveva espresso l’intenzione di mettere fine alla relazione. Lei, che per mesi aveva subito le angherie dell’uomo consegnandogli via via somme di denaro fino a ottomila euro per paura di ritorsioni (“Ti faccio ammazzare da un mio cugino”), non lo aveva denunciato per paura. È stata la figlia, una ragazzina frutto di una precedente relazione, a fotografare gli ematomi della madre all’indomani dell’ultima aggressione e inviarli via mail alla polizia di Stato. A quel punto la donna si è confidata con gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Rimini. Sono stati proprio loro, nel giro di pochi giorni, a scovare l’uomo e a stringergli le manette attorno ai polsi in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, su richiesta del pubblico ministero Davide Ercolani. I due si conoscono in una chat di incontri e l’uomo all’inizio della relazione è affettuoso e gentile. Comincia la convivenza e ben presto affiorano i problemi. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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