Promettevano cure miracolose ai malati gravi
Indagati due riminesi: vendevano macchinari elettromagnetici e prescrivevano diete a persone con familiari colpiti da tumori e Sla
GRAZIA BUSCAGLIA – Padri, madri, mogli, tutti uniti da un comun denominatore: la disperazione. La disperazione di avere un familiare colpito da un male incurabile. E proprio il dolore e la disperazione hanno spinto almeno dieci riminesi nelle braccia di due “santoni” che promettevano cure miracolose, grazie a diete alimentari in stile simil vegano, ma soprattutto uno dei due, grazie all’utilizzo di un macchinario che emanava frequenze elettromagnetiche “in grado di distruggere qualsiasi patogeno, disgregando molecole”. I due guaritori improvvisati altro non erano che due riminesi, M.Z, di 73 anni (difeso dagli avvocati Martina Montanari e Luca Ventaloro) e l’altro, P. P. di 59 che di medico non avevano nulla. Tanto meno il titolo di studio, previsto per chi vuol prescrivere cure mediche. Così hanno scoperto i carabinieri dei Nas, guidati dal colonnello Umberto Geri che sono stati delegati alle indagini, sotto il coordinamento dal sostituto procuratore, Annadomenica Gallucci. I due riminesi sono indagati per esercizio abusivo della professione medica. M.Z è stato iscritto nel registro degli indagati anche per circonvenzione di incapace. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
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