Api decimate, si salvano olio e vino
Anno difficile per gli agricoltori tra Covid e cambiamenti climatici. Aumentano del 37% i suini allevati
Non ci rimangono che i maiali, di cui, è noto, non si butta via niente. Nel report fatto ieri attraverso un webinar da Cia Romagna, per il comparto riminese balza agli occhi il +37% di capi suini. Gli allevatori credono nel maiale e i risultati si sono visti. Ma questo è solo uno dei tanti comparti legati all’agricoltura. Il 2020 non sarà di certo ricordato come un anno buono. Una delle cause principali è il covid che ha contratto i consumi e reso difficoltose anche le cose che prima erano semplici. Ma non c’è solo il virus a complicare la vita di agricoltori e allevatori. Il meteo non è stato clemente. Le gelate all’inizio della primavera, le violente grandinate e le piogge improvvise e abbondanti unite al forte vento hanno danneggiato le colture. Verrebbe da dire che sono mancate solo le cavallette, ma anche in questo caso la realtà supera l’ironia. Infatti le cosiddette specie aliene di insetti sono ormai diventate un grattacapo continuo per gli agricoltori, senza dimenticare nelle vallate i danni provocati dai cinghiali (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino
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