Altri due giudici contagiati: saltano le udienze. Parziale ritorno a “remoto”
ANDREA ROSSINI – Due giudici sono risultati positivi al Covid, un terzo è in isolamento fiduciario in attesa di sottoporsi al tampone. Così come accaduto nel corso della prima ondata è la sezione penale a risultare la più esposta al contagio che nelle scorse settimane non ha risparmiato gli avvocati (si contano diversi contagi, nessun caso grave). Distanziamento e sanificazione funzionano nelle aule, dove il numero “chiuso” viene rispettato, dove si tengono ancora aperte le finestre nonostante le temperature. Tutto diventa più difficile negli spazi comuni del Tribunale e in ogni caso la continua presenza di persone, che provengono da varie parti d’Italia, rende l’ambiente a rischio. A causa della pandemia gli accessi alle cancellerie sono ancora contingentati e su prenotazione sebbene, rispetto ai mesi di marzo e aprile, la gran parte del personale ora lavora in presenza e con indici di efficienza inalterati. Certamente Rimini non fa eccezione rispetto ad altri Tribunali: il Covid sta mettendo a dura prova un po’ ovunque i già fragili meccanismi della giustizia italiana, nonostante l’impegno di tutti gli attori coinvolti. Una dimostrazione di buona volontà è anche il nuovo protocollo allo studio (Tribunale, Procura, avvocati): si dovrebbe tornare entro pochi giorni alla possibilità di procedere in videoconferenza per il penale, in particolare, per le udienze di convalida, interrogatori di garanzia, e per le direttissime (prosecuzione comprese) in caso di consenso. (…)
Nell’immediato, cioè i primi giorni della settimana, si annunciano rinvii a raffica riguardanti i processi nei quali avrebbero dovuto presenziare i giudici attualmente impossibilitati a farlo. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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