Corsa al regalo nell’ultimo giorno “libero”. Aumentano i contagi, morto un 60enne
Strade piene ieri per lo shopping e da oggi al 6 gennaio non si potrà più uscire dalla regione. I nuovi casi registrati sono 169, con due vittime. Al via i tamponi rapidi gratuiti nelle farmacie
ANDREA ROSSINI – Il timore del contagio non frena la corsa all’ultimo regalo. Lo shopping natalizio, spinto dal cashback, come era prevedibile, ha sommerso di persone le vie centrali di Rimini e Riccione. Nell’ultimo giorno di “libertà” il distanziamento sociale è andato a farsi benedire e non poteva essere altrimenti. Tutti con la mascherina, a parte alcuni paladini della baby-movida, giovanissimi che si radunano in gruppi nelle vie secondarie del centro, specie a Rimini, per sfidare gli adulti o altri coetanei. Ieri era anche l’ultimo giorno utile per arrivare o partire, ma nelle stazioni non si sono visti assembramenti. Il turismo, di questi tempi è un ricordo o tutt’al più un’ipotesi. La novità di giornata è invece la “quarantena” per chi torna da San Marino. Da oggi al 6 gennaio – 17 giorni dei quali tre in fascia gialla, dieci in fascia rossa e quattro in fascia arancione – non si potrà più uscire dalla regione (torna il paradosso Cattolica-Gabicce), se non per comprovate esigenze di salute, lavoro o necessità. Al di là del colore dei giorni, varrà sempre il “coprifuoco”: ogni spostamento potrà avvenire soltanto dalle 5 del mattino alle 22 (l’1 gennaio dalle 7 del mattino alle 22). (…)
Anche ieri i dati dei contagi non sono stati rassicuranti. Altre 169 persone hanno contratto il virus in provincia di Rimini (sette in più rispetto al giorno precedente). Al triste elenco delle vittime si aggiungono altre due persone, entrambe riminesi: un uomo di sessanta anni e una donna di 85. In regione si registrano 1.751 casi in più: la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi sale al 15 per cento. Da oggi, infine, partono i tamponi veloci gratuiti nelle farmacie (ma bisogna avere un figlio o un nipote che frequenta la scuola).
Articolo tratto da Corriere Romagna
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