«Scuole aperte fino al 30 giugno? No, grazie»
Gli albergatori bocciano l’ipotesi Draghi: «Sarebbe un ulteriore duro colpo per il turismo, già bersagliato da una crisi senza precedenti»
«Allungare l’anno scolastico fino al 30 giugno? Spero di aver capito male». Commenta con una battuta, la presidente di Federalberghi Rimini Patrizia Rinaldis, l’ipotesi che circola, attribuita al premier incaricato Mario Draghi, di un extra-time per gli studenti, una sorta di ’recupero’ per le ore perse o impiegate a scartamento ridotto tra sospensioni e didattica a distanza da milioni di studenti. Meno tranchant il giudizio di Mauro Vanni, presidente della Cooperativa bagnini: «Chiaro che le date di fine e inizio anno scolastico diventano quelle di inizio e fine stagione turistica, ma la formazione dei ragazzi significa il nostro futuro, non saranno 20 giorni in più di scuola a segnare le sorti della prossima estate, per la quale i timori sono comunque tanti». Favorevole il presidente di Confindustria Romagna: «Un mese in più di scuola? Capisco che avrebbe un impatto negativo sul turismo – dice Paolo Maggioli – ma vista la situazione credo che la formazione dei nostri figli valga di più» (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino
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