Viaggi vietati, vacanze in città (al Grand Hotel)
MANUEL SPADAZZI – Champagne e fragole sono già in camera, quando arrivano i primi ospiti. “Abbiamo messo anche i palloncini rossi, a forma di cuore”, sorride il direttore, mentre accoglie le coppie impegnate a fare il check-in. Fuori c’è un vento gelido, le colline sono imbiancate di neve, eppure nell’albergo caro a Fellini sembra estate, tanto è il viavai di clienti. Non c’è una camera libera, neanche a pagarla oro. Ma stavolta i turisti non parlano inglese, russo o tedesco. No, stavolta l’accento è quello di Fellini. Perché al tempo della pandemia, costretti a rinunciare alle vacanze alle Maldive o in altre mete esotiche, i riminesi hanno “scoperto” la vacanza a casa loro a un prezzo tutto sommato accessibile. Gli americani la chiamano “staycation”. È la vacanza a chilometro zero, vicino a casa appunto. Un fenomeno che ha preso sempre più piede anche a Rimini, per effetto delle restrizioni imposte dalla pandemia. Nella capitale delle vacanze, abituata a ospitare milioni di turisti da ogni parte del mondo, a causa del Covid per ora i turisti sono quelli della porta accanto. Quelli dell’Emilia-Romagna, riminesi compresi. E a San Valentino tante coppie della zona hanno deciso di concedersi una fuga d’amore al Grand Hotel. Un romantico weekend, tra cena gourmet e spa. E poco importa se la meta è a pochi minuti da casa. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
——