La protesta di cinema e teatri «Serve il reddito universale»
Un centinaio di persone ieri pomeriggio ha manifestato davanti al Galli «Siamo senza prospettive, non abbiamo nessuna data per ripartire»
ERIKA NANNI. Un centinaio di persone all’ombra del teatro Galli, ieri pomeriggio, per ribadire il diritto di tutti, anche dei lavoratori del mondo dello spettacolo, a percepire un reddito con cui sostentarsi. Nell’anniversario della chiusura di teatri, cinema e musei «senza né prospettive, né date certe in cui riaprire», sottolineano al microfono posto a lato del palco vuoto, allestito a simbolo dello “stop” al mondo dello spettacolo. «Ci considerano una cosa futile», dicono alcuni, tra il pubblico, chi con cartelli raffiguranti microfoni barrati, chi con gli attrezzi del mestiere in braccio. Presenti anche i sindaci di Rimini e Santarcangelo, Andrea Gnassi e Alice Parma, oltre all’assessore alla Cultura di Rimini, Giampiero Piscaglia. (…)
Tratto dal Corriere Romagna
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