Pasqua azzerata, 25 milioni di euro in fumo
E’ la stima dei mancati incassi fatta da Trademark Italia rispetto al ponte pasquale di due anni fa, l’ultimo prima della pandemia
Un bagno di sangue: venticinque milioni di euro di mancati incassi nella provincia di Rimini per la zona rossa di Pasqua, cifra che sale a quota 45 milioni sull’intera costa regionale, dai Lidi di Comacchio a Cattolica. Di cosa parliamo? Del raffronto tra il «Movimento e giro d’affari» di Rimini e della Riviera dell’Emilia Romagna per la Pasqua 2019, l’ultima prima della pandemia. E quello del ponte di Pasqua di quest’anno, pari a zero. Si tratta di stime effettuate da Trademark Italia per l’Osservatorio turistico dell’Emilia Romagna. Il «movimento turistico nel weekend» della Pasqua del 2019 era indicato in 360mila presenze (pernottamenti) nelle strutture ricettive. Quelle aperte nel periodo erano 1.620 alberghi, per 120mila posti letto; più 77mila posti letto in «campeggi e villaggi», e altri 65mila in alloggi privati (totale 262mila). Il giro d’affari stimato alla vigilia comprendeva ricettivo e indotto, ovvero la filiera turistica: ristorazione, discoteche e locali di ritrovo, parchi di divertimento (come si vede ’manca’ il commercio, quindi la cifra di cui sopra è verosimilmente sottostimata rispetto a quella reale) (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino
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