Riapertura senza botto per i negozi del centro
MARIO GRADARA – Ripartenza bagnata, poco fortunata. Riapertura “diesel” per negozi e boutique del capoluogo. Complice il meteo sfavorevole, niente pubblico delle grandi occasioni nelle vie e piazze del centro storico, nel primo giorno di ritorno in zona arancione. “La pioggia non ci ha aiutato – attaccano da Nina Club Abbigliamento –, come esordio è stato piuttosto tranquillo”. “Poter riaprire è comunque un buon segno – fanno eco dalla bigiotteria Malu –, ora cominciamo a respirare. Sperando che tra due settimane si torni in giallo, e tornino anche persone dai comuni vicini e dal San Marino, perché Rimini è una piazza importante. Il prossimo step sarà quello decisivo”. “Noi eravamo aperti per le scarpe sportive – dice Luca Faneschi –, come lunedì non è granché. Poca gente in giro. Per partire davvero serve l’ok agli spostamenti tra comuni”. “Siamo abbastanza contenti – sorride Simona Gasperoni, da Mister G, l’outlet del 71 jeans –. anche se la pioggia non ci ha aiutato. Siamo aperti da una settimana con l’abbigliamento sportivo. La gente ha voglia di uscire, e ha bisogno di cambiare vestiario, anche per esigenze di stagione”. “Il clima non ci aiuta – attacca Alessandra, boutique Acqua Azzurra di Palazzo Fabbri – né il passaggio da zona rossa ad arancione cambia la vita. Anche se almeno abbiamo riacceso le luci. Serviranno un po’ di giorni perché i clienti, almeno quelli che abitano a Rimini e possono venire a fare shopping, riprendano le loro abitudini. Ma bisogna tornare gialli, e avere bar e ristoranti aperti almeno a pranzo per offrire un effetto traino al commercio”. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
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