Ausl: “L’omertà dei ragazzi ostacola il tracciamento”
ALESSANDRO CICOGNANI – Il tracciamento, specie ora che il virus si sta diffondendo tra i giovani, comincia a incontrare alcune difficoltà. Tra queste l’omertà dei giovanissimi contagiati. “Purtroppo – spiega la direttrice sanitaria dell’Ausl Romagna, Raffaella Angelini – stiamo riscontrando una scarsissima collaborazione da parte dei giovani che risultano positivi al Covid. Non ci vogliono dire dove sono stati, con chi sono entrati in contatto e nemmeno se erano con qualche conoscente, forse per evitare loro di finire in quarantena”. Le parole dell’Angelini suonano come un appello a sensibilizzare maggiormente quelle fasce d’età che ora sono le più esposte al rischio contagio, ma anche come una richiesta di collaborazione verso i più giovani. “Il tracciamento sta continuando senza sosta – assicura sempre l’Angelini – e l’aumento dei sintomatici è dovuto al fatto che questa variante Delta viaggia molto più velocemente delle altre, provocando spesso sintomi, anche se di lieve o modesta entità; tipiche, insomma, di un Covid non grave”. A sostegno di quanto riferito dalla direttrice sanitaria, infatti, all’aumento dei contagi non sta seguendo un affollamento delle terapie intensive. “Questo perché le fasce deboli oramai sono tutte vaccinate con prima e seconda dose al 96%. Ora i più colpiti sono proprio i giovani”. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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